Periodo: (XV sec.)
Studiò e si laureò in legge a Padova, ebbe incarichi prestigiosi e potè vantare amicizie illustri.
Fu uditore del principe Giovan Antonio Orsini del Balzo, ma fu anche tra i congiurati che lo uccisero. Fu segretario di re Ferdinando I (1464) oltre che segretario del Sacro Consiglio di Santa Chiara di Napoli.
Va ricordato, inoltre, per aver fatto copiare, insieme al celebre Antonello de Petrucci, a proprie spese, antichi codici greci.
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